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CREDITO DI IMPOSTA PER GLI AUMENTI DI CAPITALE

Immagine del redattore: Marco StraMarco Stra


Il D.L. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha previsto un credito d’imposta per gli aumenti di capitale che vengano deliberati e sottoscritti interamente, entro il 31 dicembre 2020, dalle società di capitali.

L’art. 26 del citato decreto richiede il rispetto di numerosi requisiti, soggettivi ed oggettivi.

La disciplina è particolarmente complessa e, pertanto, è consigliabile valutare attentamente con i propri consulenti l’opportunità di sfruttare tale agevolazione.


In sintesi i requisiti necessari.


I requisiti soggettivi:

- La società deve essere una S.P.A, una S.R.L. (anche semplificata), una S.A.P.A. o una società cooperativa;

- La società deve aver avuto ricavi nel periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro ma inferiori a 50 milioni di euro;

- La società deve aver subito una riduzione dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 di oltre il 33% rispetto agli stessi mesi del 2019;

- La società deve aver deliberato un aumento di capitale oneroso (e questo deve essere interamente liberato) tra il 19 maggio 2020 e il 31 dicembre 2020.

Il credito d’imposta a favore dell’investitore che sottoscrive l’aumento del capitale:

- Il credito è pari al 20% del conferimento (da sfruttare nella dichiarazione dei redditi o in compensazione e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte)

- Il conferimento non deve essere superiore a 2.000.000,00 euro

- La partecipazione non può essere venduta fino al 31 dicembre 2023

- Sono escluse le società controllanti della conferitaria, controllate dalla conferitaria o controllate dalla stessa controllante

Il credito d’imposta a favore della stessa società conferitaria:

- Il credito è pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto al lordo delle perdite stesse, fino al 30% dell’aumento di capitale deliberato e sottoscritto

- Il credito d’imposta deve esser utilizzato in compensazione e non determina formazione di reddito ai fini delle imposte


Tuttavia, perché la società conferitaria possa sfruttare il proprio credito d’imposta, sono necessari ulteriori requisiti per la società:

- Non deve rientrare tra le imprese in difficoltà ai sensi Reg. UE 651/2014, Reg. UE 702/2014, Reg. UE 1388/2014

- Deve trovarsi in situazione di regolarità contributiva e fiscale

- Deve essere in regola con le disposizioni in materia di edilizia, urbanistica, lavoro, prevenzione infortuni, salvaguardia ambiente

- Non abbia ricevuto e poi non rimborsato aiuti ritenuti illegali della Commissione Europea

- Non si trovi nelle condizioni art 67 d. lgs. 159/2011

- Nei confronti soci e amministratori non sia stata pronunciata negli ultimi cinque anni condanna definitiva per reati di evasione imposte sui redditi o IVA

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