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Il D.L. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha previsto un credito d’imposta per gli aumenti di capitale che vengano deliberati e sottoscritti interamente, entro il 31 dicembre 2020, dalle società di capitali.
L’art. 26 del citato decreto richiede il rispetto di numerosi requisiti, soggettivi ed oggettivi.
La disciplina è particolarmente complessa e, pertanto, è consigliabile valutare attentamente con i propri consulenti l’opportunità di sfruttare tale agevolazione.
In sintesi i requisiti necessari.
I requisiti soggettivi:
- La società deve essere una S.P.A, una S.R.L. (anche semplificata), una S.A.P.A. o una società cooperativa;
- La società deve aver avuto ricavi nel periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro ma inferiori a 50 milioni di euro;
- La società deve aver subito una riduzione dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 di oltre il 33% rispetto agli stessi mesi del 2019;
- La società deve aver deliberato un aumento di capitale oneroso (e questo deve essere interamente liberato) tra il 19 maggio 2020 e il 31 dicembre 2020.
Il credito d’imposta a favore dell’investitore che sottoscrive l’aumento del capitale:
- Il credito è pari al 20% del conferimento (da sfruttare nella dichiarazione dei redditi o in compensazione e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte)
- Il conferimento non deve essere superiore a 2.000.000,00 euro
- La partecipazione non può essere venduta fino al 31 dicembre 2023
- Sono escluse le società controllanti della conferitaria, controllate dalla conferitaria o controllate dalla stessa controllante
Il credito d’imposta a favore della stessa società conferitaria:
- Il credito è pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto al lordo delle perdite stesse, fino al 30% dell’aumento di capitale deliberato e sottoscritto
- Il credito d’imposta deve esser utilizzato in compensazione e non determina formazione di reddito ai fini delle imposte
Tuttavia, perché la società conferitaria possa sfruttare il proprio credito d’imposta, sono necessari ulteriori requisiti per la società:
- Non deve rientrare tra le imprese in difficoltà ai sensi Reg. UE 651/2014, Reg. UE 702/2014, Reg. UE 1388/2014
- Deve trovarsi in situazione di regolarità contributiva e fiscale
- Deve essere in regola con le disposizioni in materia di edilizia, urbanistica, lavoro, prevenzione infortuni, salvaguardia ambiente
- Non abbia ricevuto e poi non rimborsato aiuti ritenuti illegali della Commissione Europea
- Non si trovi nelle condizioni art 67 d. lgs. 159/2011
- Nei confronti soci e amministratori non sia stata pronunciata negli ultimi cinque anni condanna definitiva per reati di evasione imposte sui redditi o IVA
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